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Sostegno alle forze dell’ordine: un tema che merita serietà, non strumentalizzazioni

Durante la seduta del Consiglio Comunale del 27 febbraio, il dibattito sulla mozione presentata dal consigliere Antonio Grella (Fd’I) a sostegno delle forze dell’ordine ha evidenziato la necessità di un approccio equilibrato e responsabile. A tal proposito, i gruppi consiliari Partito Democratico, Futuro 2030 e Nonantola Attiva hanno proposto diversi emendamenti volti a chiarire e rafforzare diversi aspetti della mozione e a riferirlo al contesto locale. Le modifiche riguardavano l’adozione di una terminologia più precisa, il rafforzamento dei principi di legalità e sicurezza pubblica, nonché la valorizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori della sicurezza. In particolare, sono state evidenziate criticità quali la carenza di personale e la sproporzione tra gli adeguamenti salariali e il tasso di inflazione. Inoltre, gli emendamenti hanno espresso perplessità su alcune misure governative, come lo “scudo penale”, ritenuto poco efficace nel contrastare la violenza urbana e potenzialmente lesivo dei principi di uguaglianza e legalità. Parallelamente, è stata sottolineata l’importanza della prevenzione dei reati e del ruolo educativo delle forze dell’ordine, con particolare attenzione alle attività di sensibilizzazione nelle scuole e nelle comunità.

Il dibattito ha subìto una chiusura pregiudiziale da parte del consigliere Grella, con il respingimento degli emendamenti per ragioni partitiche anteposte all'interesse della comunità, dichiarando che “su questi temi che vengono portati avanti a livello nazionale, c'è una linea politica che io devo seguire alla lettera”. È grave che un rappresentante istituzionale dichiari apertamente di non poter valutare nel merito le proposte presentate, poiché vincolato da direttive nazionali. Questo significa rinunciare a qualsiasi autonomia di giudizio e ridurre il ruolo del Consiglio Comunale a una mera cassa di risonanza per decisioni prese altrove, senza alcun confronto con le esigenze specifiche del territorio. Riteniamo che la politica debba essere, prima di tutto, ascolto, analisi e capacità di rispondere concretamente alle necessità della comunità. Grella, al contrario, ha impostato il dibattito in chiave ideologica, considerando le proposte “non valutabili” e affermando che Fratelli d’Italia sosterrà sempre le forze dell’ordine “in ogni campo, sempre e comunque”. Sostenere le istituzioni deputate alla sicurezza è un dovere di ogni forza politica, ma farlo acriticamente rischia di legittimare scelte potenzialmente discutibili o, addirittura, contrarie ai principi democratici.

Ancora più grave la dichiarazione secondo cui “se da parte della sinistra di Nonantola c’è il no, noi ne prendiamo atto e i giornali scriveranno quello che dovranno scrivere”, un’affermazione che sfiora la minaccia politica e tradisce una concezione distorta della democrazia, in cui il dissenso costituisce un bersaglio da esporre alla gogna mediatica invece che un valore da rispettare.

La tutela delle forze dell’ordine non può essere strumentalizzata per fini propagandistici. La nostra volontà è quella di affrontare il tema con responsabilità e pragmatismo, mettendo al centro le reali esigenze di chi opera ogni giorno per garantire sicurezza e legalità. Di fronte a una mozione debole e priva di proposte incisive, l’area progressista ha espresso un voto contrario, ritenendo necessario un approccio più strutturato e concreto. Per questo, presenteremo una nuova mozione nella prossima seduta del Consiglio Comunale, con l’obiettivo di esprimere un reale e concreto sostegno alle forze dell’ordine, senza strumentalizzazioni e vincoli partitici.

Nonantola, 03/03/2025

I Gruppi consiliari Partito Democratico, Futuro 2030, Nonantola Attiva

La nostra lista esprime una ferma condanna verso le maratone di preghiera antiabortiste organizzate nei pressi del Policlinico di Modena: un'iniziativa che riteniamo inappropriata e dannosa, non solo per il diritto di autodeterminazione delle persone, ma anche per il clima di serenità e rispetto che dovrebbe caratterizzare ogni luogo di cura e assistenza.

Queste maratone, che mirano dichiaratamente a intercettare specifiche categorie di persone, in particolare donne, non solo cercano di condizionare l'accesso libero e sicuro ai servizi sanitari previsti dalla legge, ma interferiscono con il diritto di ogni individuo a prendere decisioni informate riguardo alla propria salute.

Il Policlinico di Modena è un luogo dove il personale sanitario si impegna quotidianamente a garantire un'assistenza professionale, rispettosa e senza giudizio, offrendo a chiunque un ambiente sicuro e protetto. Le maratone di preghiera davanti a strutture sanitarie non solo minano questo principio fondamentale di rispetto della privacy e delle scelte individuali, ma alimentano anche un clima di stigma e di discriminazione, sia nei confronti dell'utenza sia nei confronti del personale medico-sanitario che presta servizio all'interno della struttura.

Non è in discussione il diritto di professare il proprio credo o di libera espressione in generale, ma troviamo inopportuno sia il luogo che le modalità con cui queste vengano esercitate. Le maratone di preghiera e ogni altra forma di pressione morale o psicologica non devono mai diventare un ostacolo all'altrui esercizio di un diritto sancito dalla legge, in questo caso dalla Legge 194/1978.

Chiediamo, quindi, che le istituzioni locali e le forze dell'ordine intervengano per garantire il rispetto dei diritti di tutte le persone: è fondamentale tutelare la libertà di scelta, il diritto all'accesso alle cure sanitarie e l'integrità della sfera privata di ciascun individuo.

Invitiamo la comunità a mobilitarsi in difesa della dignità, della privacy e del benessere di ogni persona, affinché possano essere prese decisioni libere da coercizioni esterne.

Nonantola Progetto 2030

La Lista Nonantola Progetto 2030 esprime piena solidarietà e vicinanza a don Mattia Ferrari, cappellano di bordo di Mediterranea Saving Humans, recentemente sottoposto ad attività di spionaggio illegale, come riportato dalla notizia pubblicata da Rai News (https://www.rainews.it/articoli/2025/02/paragon-tra-gli-spiati-anche-don-mattia-ferrari-cappellano-di-bordo-di-mediterranea-saving-humans-8d4c7ca8-8991-452f-b4fe-f6c8ab8ae193.html).

Don Mattia Ferrari rappresenta un esempio di impegno umanitario, dedizione e coraggio nel difendere i diritti e la dignità delle persone più vulnerabili. La sua opera, svolta con passione e altruismo, è un faro di speranza per chi cerca giustizia e accoglienza, esempio di coraggio e dedizione per tutti noi.

Consideriamo gravissimo e inaccettabile che una figura così limpida e dedita al bene comune sia stata oggetto di pratiche illegali e lesive della privacy e della libertà personale. Questi atti non solo violano i diritti fondamentali dell'individuo, ma minano anche i principi di democrazia e legalità su cui si fonda il nostro Paese.

Chiediamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che i responsabili di queste azioni siano chiamati a risponderne davanti alla legge. Ribadiamo il nostro impegno a difendere i valori della giustizia, della trasparenza e del rispetto dei diritti umani, che devono essere sempre al centro dell'agire politico e sociale.

Nonantola Progetto 2030 si unisce alla comunità nel sostenere don Mattia Ferrari e tutte le persone che, come lui, operano per un mondo più giusto e solidale.

Lista Nonantola Progetto 2030

Comunicato del gruppo consigliare “Futuro 2030” 3 Novembre 20204
Il giorno 1/11/2024, a seguito della pubblicazione di un comunicato firmato dal gruppo consigliare “Futuro 2030”, si è diffusa una polemica in merito a quanto riportato in un passaggio dello stesso, ossia:
“[…] A questo proposito, il gruppo consigliare “Futuro 2030”, dopo un diniego da parte delle forze di Centro Destra presenti in Consiglio Comunale a Nonantola, in occasione del Consiglio Comunale del 31 Ottobre 2024, ha presentato un Ordine del Giorno, rinviato al prossimo consiglio comunale a causa della contrarietà espressa dai gruppi di centrodestra […], per esprimere non solo una condanna per le violenze subite dai due infermieri dell’Ospedale di Baggiovara e per ogni forma di aggressione ai danni del personale sanitario, ma anche solidarietà e vicinanza agli infermieri coinvolti e a tutto il personale dell’Ospedale di Baggiovara, riconoscendo l’impegno e il valore del loro lavoro quotidiano.”
Ci sentiamo, quindi, in dovere di fare chiarezza e spiegare le dinamiche precise.
In seguito all’episodio del 28/10/2024 nell’ospedale di Baggiovara, il gruppo consigliare “Futuro 2030” aveva ritenuto opportuno presentare, in occasione del consiglio comunale del 31/10/2024, un ordine del giorno di solidarietà. Tuttavia, la presentazione degli ODG deve essere avanzata, nei termini previsti, al Presidente del Consiglio, così come sancito dal regolamento e così da poter agevolare la consultazione e la preparazione da parte dei gruppi consigliari.
A questo proposito, il capogruppo di “Fratelli d’Italia” e la capogruppo di “Nonantola al Centro” (ossia gli unici due gruppi consigliari da noi menzionati nel comunicato) in quel particolare contesto e in quella determinata situazione di scarso preavviso mancato da parte nostra, hanno declinato la proposta. Questo è il diniego di cui si parla nel comunicato, certamente non la mancata solidarietà che, siamo certi, sia espressa anche dai colleghi e dalle colleghe del Centro Destra. I consiglieri di “Futuro 2030”, in data 31/10/2024, non avendo ottenuto l’unanime consenso per procedere alla presentazione dell’Ordine del Giorno, non hanno proceduto a depositarlo ufficialmente.
Il nostro gruppo consigliare ha preso, inoltre, atto della comunicazione della Sindaca, in occasione del Consiglio Comunale del 31/10/2024, di rispettare le tempistiche di presentazione degli Ordini del Giorno per agevolare tutti i gruppi consigliari.
Riteniamo, pertanto, opportuno porgere pubblicamente le nostre scuse a Monica Contursi, Antonio Grella e Marzia Marotta per la poca chiarezza risultata da parte nostra e gli equivoci che ne sono derivati. A tutti coloro che leggono questo comunicato, riteniamo doveroso rettificare quanto di involuto comunicato precedentemente.
Nonantola, 3/11/2024
Gruppo Consigliare “Futuro 2030”
Cinzia Vaccari
Giacomo Zavatti


Il 28 ottobre 2024, due infermieri sono stati vittime di una brutale aggressione nel reparto di terapia intensiva cardiologica dell’Ospedale di Baggiovara mentre svolgevano un’attività di routine. L’episodio, che ha sconvolto profondamente tutto il personale, ha riportato l’attenzione sul problema sempre più grave della sicurezza per gli operatori sanitari, dimostrandosi un fenomeno non più circoscritto solo al Pronto Soccorso.

L'aggressione di Baggiovara è l’ultimo di ben 133 episodi recenti di violenza contro il personale sanitario locale. Questi eventi non solo mettono a rischio la sicurezza degli operatori, ma compromettono anche la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti, poiché chi è costretto a lavorare in un clima di costante insicurezza fatica a mantenere la serenità necessaria per garantire cure adeguate.

In risposta all’aggressione, le organizzazioni sindacali, il personale e le istituzioni locali hanno espresso solidarietà agli infermieri aggrediti, richiedendo misure urgenti come un rafforzamento delle misure di sicurezza, la presenza di personale di vigilanza e il miglioramento delle condizioni di lavoro in ogni reparto ospedaliero. Questo episodio evidenzia il fatto che i professionisti della salute, impegnati quotidianamente nella cura delle persone, affrontano non solo sfide mediche ma anche situazioni di violenza che minacciano la loro stessa incolumità.

Oltre a rappresentare un problema di sicurezza immediato, la ripetizione di tali episodi evidenzia un problema più ampio e strutturale: il progressivo impoverimento della sanità pubblica, causato dai tagli alle risorse, che limita la possibilità di rinnovare le strutture, aggiornare le attrezzature e garantire adeguate condizioni di lavoro. Questo deterioramento del sistema genera insoddisfazione e frustrazione anche tra i pazienti, aumentando le tensioni verso il personale sanitario.

La recente adozione della legge 113 del 2020, volta a proteggere gli operatori sanitari, rappresenta un primo passo, ma non è sufficiente. Le istituzioni devono impegnarsi in maniera coordinata per fornire risorse adeguate, personale e strumenti per garantire ai professionisti un ambiente di lavoro sicuro e sereno. Sono necessari interventi mirati, come una formazione specifica per la gestione dei conflitti, sistemi di allarme rapido e un potenziamento del supporto psicologico.

Ringraziamo la Sindaca di Nonantola, Tiziana Baccolini, che, durante il Consiglio Comunale del 31 ottobre, ha espresso solidarietà ai due infermieri vittime delle violenze.

A questo proposito, il gruppo consigliare “Futuro 2030”, dopo un diniego da parte delle forze di Centro Destra presenti in Consiglio Comunale a Nonantola, in occasione del Consiglio Comunale del 31 Ottobre 2024, ha presentato un Ordine del Giorno, rinviato al prossimo consiglio comunale a causa della contrarietà espressa dai gruppi di centrodestra, firmato dai gruppi consiglieri dell’area progressista, per esprimere non solo una condanna per le violenze subite dai due infermieri dell’Ospedale di Baggiovara e per ogni forma di aggressione ai danni del personale sanitario, ma anche solidarietà e vicinanza agli infermieri coinvolti e a tutto il personale dell’Ospedale di Baggiovara, riconoscendo l’impegno e il valore del loro lavoro quotidiano. Sarà, poi, necessario promuovere momenti di dialogo e confronto tra studenti, operatori sanitari e medici per discutere temi legati alla sicurezza e al rapporto con i pazienti. Questo dialogo interprofessionale potrebbe non solo migliorare la gestione delle situazioni di conflitto, ma anche rafforzare la consapevolezza e le competenze nella relazione con i pazienti, contribuendo a creare una cultura sanitaria più sicura e collaborativa.

La solidarietà espressa dalla comunità verso gli infermieri aggrediti è significativa e rappresenta una richiesta collettiva di sicurezza e rispetto per chi lavora in prima linea nella sanità pubblica. Tuttavia, affinché questa solidarietà non rimanga un atto isolato, ma si traduca in un reale cambiamento, è fondamentale che le istituzioni intervengano su problemi strutturali e organizzativi, ripristinando un sistema sanitario capace di offrire servizi equi e di qualità. Aumentare i finanziamenti per la sanità pubblica, adeguare gli stipendi del personale sanitario ai livelli degli standard europei, rafforzare la formazione per la gestione dei conflitti e garantire vigilanza e supporto psicologico agli operatori sono passi ormai indispensabili per garantire un futuro più sicuro per tutti, sia per chi offre assistenza sia per chi la riceve.

Nonantola, 1 Novembre 2024
Gruppo Consigliare "Futuro 2030"
Cinzia Vaccari
Giacomo Zavatti

Per scoprire che ci troviamo di fronte a una destra-destra nostalgica e pericolosa non è necessario esumare dalla melma social le deliranti performances di qualche sconosciuto candidato nonantolano di FdI che si esibisce nel saluto romano. Basta vedere quello che succede in Parlamento, dove riforme innaturali per la democrazia parlamentare vengono portate avanti a suon di calci e pugni, non solo in senso figurato, o nelle piazze dove il libero dissenso viene represso a manganellate sulla testa di giovanissimi e pacifici studenti.

Una preoccupazione espressa già prima che il caso di FdI Nonantola venisse alla luce in un comunicato congiunto delle liste Nonantola Progetto 2030 e il Futuro Adesso: a tutti i livelli e in ogni contesto dobbiamo fermare le destre che “mettono in discussione le basi costituzionali e antifasciste della nostra Repubblica”.

Cinzia Vaccari

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Comunicato stampa congiunto delle liste Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso

Le liste civiche Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso ringraziano gli elettori nonantolani che hanno sostenuto la candidata sindaca Cinzia Vaccari con un significativo 18,2% dei consensi, dimostrando che, pur partendo da culture politiche diverse, con il dialogo costruttivo e l’unione delle forze, sia possibile costruire un progetto politico credibile.

Le due liste, che siederanno ai banchi dell’opposizione, continueranno a lavorare per l’allargamento del campo politico intorno a concrete proposte che saranno avanzate dalle liste stesse e dai loro rappresentanti in Consiglio comunale. È nostra ferma convinzione che si debba superare l’anomalia determinatasi a Nonantola di forze progressiste di sinistra in schieramenti diversi, a fronte di una avanzata delle destre che, a livello nazionale, vuole mettere in discussione le basi costituzionali e antifasciste della nostra Repubblica.

In vista del ballottaggio del prossimo 23 e 24 giugno fra le candidate Tiziana Baccolini, sostenuta dal PD e dalla lista Nonantola Attiva, e Monica Contursi, sostenuta da FdI e altre due liste di centrodestra, le liste civiche Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso non hanno dubbi che anche a Nonantola le destre non debbano vincere e nel contempo si debba avviare un percorso che risponda al desiderio di cambiamento espresso dal voto locale. Per questo apprezziamo l’auspicio del PD provinciale di ricostruire la “naturale alleanza” del campo progressista.

Nell’incontro di sabato 15 giugno con la candidata sindaca Tiziana Baccolini, non essendo stata posta in discussione l'ipotesi di apparentamento da nessuna delle parti, le liste Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso hanno proposto invece, senza trovare adeguata condivisione, alcuni progetti per Nonantola, allo scopo di favorire la ripresa del dialogo su basi concrete e perché convinte che ai cittadini non servano appelli generici, ma fatti, tra cui il polo socio-sanitario, la questione della carenza di alloggi e il tema della sostenibilità ambientale nell'azione amministrativa.

Se l’obiettivo è riunire “un’area politica che è naturale che sia insieme”, le liste civiche Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso non possono essere considerate alla stregua di semplici comparse, ma potenziali alleati con idee, proposte, progetti e peso elettorale.

Per questo, ribadiamo il nostro massimo impegno perché le destre escano sconfitte nel ballottaggio e perché, lavorando insieme, si torni ad una politica di ampio respiro progettuale, di forte partecipazione democratica e di trasparenza amministrativa.

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Siamo entrati nella parte centrale della campagna elettorale e, adesso più che mai, occorre condividere con i cittadini le proposte e le prospettive che vogliamo per il nostro paese. A questo scopo utilizziamo diversi canali di comunicazione: banchetti nelle piazze, manifesti, volantini, social network e dibattiti. Tali iniziative talvolta ci espongono ad attacchi personali sui nostri profili social o ai nostri banchetti, ma consideriamo questi episodi come segni di debolezza delle proposte dei nostri avversari e ci danno maggior impulso a moltiplicare i nostri sforzi.

Lo scorso 22 maggio, su invito delle associazioni di categoria CNA, Lapam, Confcommercio e Confesercenti, si è tenuto un confronto pubblico fra le quattro candidate alla carica di Sindaca di Nonantola. Una serata molto partecipata e di grande interesse, focalizzata su specifiche tematiche indicate dalle associazioni organizzatrici. In quella sede, su diverse questioni che riteniamo di grande importanza, la nostra candidata Cinzia Vaccari ha avanzato precise e realistiche proposte che vogliamo qui riassumere.

Sul tema della mobilità ha proposto di valutare la realizzazione di una tranvia leggera tra Nonantola e Modena cogliendo l’occasione della riorganizzazione del sistema regionale dei trasporti pubblici locali; con la realizzazione del secondo stralcio del terminal bus si dovrà rendere tale luogo accogliente per chi usa anche la bicicletta per gli spostamenti; va promossa la riqualificazione urbanistica della città che preveda percorsi ciclo-pedonali sicuri verso Modena e le frazioni, una mobilità pedonale accessibile alle persone fragili, zone a 30 km/h, percorsi protetti casa-scuola e incentivi per la mobilità ciclabile verso la zona artigianale.

Per quanto riguarda la sicurezza, la nostra candidata ha sottolineato che essa si ottiene potenziando la rete di protezione sociale e favorendo l’accesso ai servizi, in affiancamento alla doverosa presenza sul territorio delle forze dell'ordine; il problema della chiusura della Stazione dei Carabinieri va affrontato a livello sovracomunale, coinvolgendo l’Unione, il Comune, la Prefettura e il Ministero dell’Interno e privilegiando il recupero di edifici esistenti; va istituito un "Tavolo della Convivenza" che riunisca polizia locale, Carabinieri, servizi sociali, scuole, volontariato, officine culturali e Parrocchia per gestire i fattori di rischio per la sicurezza; occorre infine prevenire nuove alluvioni sia con interventi di messa in sicurezza idraulica sia con opere per la riduzione dei danni da eventuali esondazioni.

Secondo la nostra candidata, il centro storico deve tornare ad essere abitato e vivacizzato attraverso il recupero e la rigenerazione di edifici per la residenzialità, evitando che diventi solo una zona turistica di passaggio; il centro deve tornare a essere il cuore della comunità, con la riapertura degli uffici comunali, che dovranno ospitare anche spazi collettivi, un urban center e un polo culturale per stimolare idee e progetti; va ampliata l'offerta di ristorazione e incentivato il recupero di attività artigianali tradizionali; il centro storico va riconnesso con il resto del territorio, creando percorsi “storici”, con pavimentazioni adeguate e alberature che lo colleghino all'ex cantina sociale, al Borgo Riviera e alla Pieve; va incentivato l'uso di piazza Liberazione per attività mercatali; le eccellenze storico-ambientali di Nonantola vanno integrate con quelle dei comuni dell’Unione e di Modena, creando percorsi riconoscibili per cittadini e visitatori lungo itinerari omogenei.

La nostra candidata ha infine evidenziato che il territorio va rigenerato senza consumare nuove aree, puntando sulla sostenibilità ambientale; la pianificazione di nuovi insediamenti produttivi dovrà sempre garantire la diminuzione del traffico veicolare; si deve ripensare all’uso dell’area PIP Gazzate in ottica ambientale, coinvolgendo il Consorzio Attività Produttive, attori locali, provinciali e il mondo della ricerca, assumendo decisioni condivise con la comunità; si dovrà intervenire anche sulla vecchia area artigianale, seguendo le indicazioni del Piano Urbanistico Generale in materia di rischio idraulico e migliorando la permeabilità del terreno; occorre spostare la nuova area produttiva prevista dal Piano Consolata all’interno del perimetro della tangenziale; va infine promosso lo sviluppo di comunità energetiche e solari per migliorare l'efficienza energetica e la riduzione e il recupero dei rifiuti.

Nell’insieme ci pare di poter affermare che, in coerenza con il programma elettorale di coalizione, le proposte avanzate da Cinzia Vaccari abbiano il pregio della chiarezza, della concretezza e della coerenza tra i principi di riferimento e le azioni da sviluppare sul territorio del nostro Comune. Proposte programmatiche (il cosa fare) e metodologiche (il come fare) che hanno alla base il metodo partecipativo come asse portante dell’azione di governo. Non bastano modelli aziendalisti-manageriali per governare una comunità. Occorre concretezza, ma anche visione; capacità di decidere, ma anche confronto tra posizioni e interessi diversi; capacità di sintesi avendo chiaro l’obiettivo del bene comune, partendo dalla valorizzazione di quanto storicamente è stato realizzato di positivo nei nostri territori.

Positività che la destra tende a negare o a non vedere, spesso assumendo posizioni insostenibili sul piano ambientale (favorevoli al polo logistico delle Gazzate; contrari al Piano urbanistico generale che, al netto di qualche limite, affronta il tema del rapporto armonico fra gestione del territorio e ambiente), che dimostra incapacità nell’avanzare proposte programmatiche e culturali praticabili e utili alla nostra città e non riconosce la necessità affrontare il tema della transizione ecologica.

Certo non è altrettanto sostenibile la posizione di chi ci ha governato in questi anni, che nega o nasconde i problemi economici, sociali e ambientali del nostro comune, accentuati da scelte sbagliate e spesso arroganti, e che oggi oscilla fra voli pindarici (Nonantola sito dell’UNESCO) e la necessità di dover recuperare ritardi ed errori oggettivi di cui essi stessi sono responsabili (chiusura del CUP, della caserma, indebolimento dei servizi, consumo di suolo…). Non possiamo poi dimenticare che se oggi vengono proposti interventi di qualità presso il PIP Gazzate, questo lo si deve al fatto che quell’area non è occupata da un mega capannone dedicato alla logistica, progetto sostenuto fino allo stremo dalla Giunta uscente e fermato dal Consiglio comunale grazie anche alla nostra iniziativa.

Certo le diverse coalizioni avanzano proposte specifiche in alcuni casi condivisibili, ma la sfida che abbiamo di fronte richiede una visione più ampia e strategica. Nonantola Progetto 2030 lavora nell’area progressista e di sinistra per mettere fine al declino che interessa questo territorio, ponendosi l’obiettivo di realizzare il necessario cambio di paradigma in ambito economico, sociale e culturale che i grandi cambiamenti ci impongono. Uno sforzo enorme, dove tutto il sistema deve essere indirizzato a produrre nuova e buona occupazione, benessere sociale e culturale e stili di vita in armonia con l’ambiente in cui viviamo.

Nonantola Progetto 2030 ringrazia i cittadini per la calorosa partecipazione al dibattito del 22 maggio scorso, le candidate sindache per il confronto civile e di merito e le associazioni di categoria per avere organizzato questa importante iniziativa.

Il 20 aprile 2024 un'affollata platea di cittadini ha seguito la presentazione della candidata sindaca Cinzia Vaccari sostenuta dalle liste Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso. Dopo la presentazione delle due liste, la sindaca ha presentato la sua "giunta in pectore", ossia la sua squadra di lavoro.

Un sincero ringraziamento va ai numerosissimi cittadini che hanno partecipato all'evento, che danno a tutti noi la forza e le energie per iniziare questo percorso.