Nei mesi scorsi abbiamo fatto diversi tentativi, con le forze politiche con cui condividiamo l’attuale programma di legislatura e con liste più o meno civiche recentemente costituite, per dare vita a uno schieramento plurale basato su un solido accordo programmatico che fosse preliminare a un’intesa sui nomi (del sindaco e della giunta), convinti come siamo che il potere debba essere al servizio di progetti utili a cambiare in meglio la vita delle persone, e non fine a sé stesso.
Poiché questi soggetti ci hanno risposto che prima si definisce il candidato sindaco e solo dopo si parla di contenuti, ci siamo rivolti direttamente alla candidata sindaca Federica Nannetti, ponendo anche a lei, con forza, la questione della costruzione di un nuovo progetto per Nonantola, condizione secondo noi indispensabile per non ripetere il brutto risultato elettorale ottenuto anche a Nonantola il 4 marzo 2018 dalle forze del centrosinistra.
La risposta della sindaca, cui va riconosciuto il merito di avere aperto un’interlocuzione con noi, mette in rilievo un importante punto di condivisione dei valori di fondativi nei quali anche noi ci riconosciamo (antifascismo, accoglienza, inclusione, coesione sociale, tutela dei beni comuni, senso civico e sviluppo sostenibile) ma lascia ampiamente scoperto il fronte programmatico e quello della modalità di gestione della coalizione plurale. Non viene cioè condiviso quel bisogno di rinnovamento che, anche a Nonantola, era già stato rilevato dall’analisi dei risultati del nostro questionario: criticità dello stato dell’ambiente e della mobilità pedonale, ciclabile e automobilistica; forte ritardo sul recupero del palazzo comunale e del polo culturale previsto nell’ex-nido Perla Verde; forte ritardo con cui procede la pianificazione urbanistica del territorio, mancanza di progettualità e nuove idee per il nostro territorio; maggiore autonomia delle istituzioni pubbliche rispetto al ruolo troppo invasivo dei partiti.
In queste condizioni non ci resta che stare nel campo della sinistra in autonomia, dando il via alla formazione di una lista civica di cittadini di varia estrazione politica, culturale e sociale che si collochi nell’area della sinistra e che, richiamandoci agli obiettivi dell’ONU di Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, abbiamo chiamato “Nonantola Progetto 2030”. Una lista che nasce non contro qualcuno, ma per costruire un progetto nuovo per il nostro Comune e come stimolo ad agire concretamente per dare prospettive al nostro territorio. Una lista che si rivolge a un elettorato in difficoltà a trovare una propria casa politica, deluso dal passato, ma anche dalla direzione che sta prendendo ciò che aveva ritenuto potesse rappresentare il nuovo (M5S) e oggi molto preoccupato dalle spinte a destra che la paura alimenta nel paese.
Una lista che si colloca nell’area di centrosinistra e lì intende rimanere oggi e domani. Una lista che pensa che per fare argine all’avanzata delle destre non sono sufficienti gli appelli all’unità se non sono supportati dall’idea che sia possibile cambiare, innovare, immaginare e costruire il futuro.