In questi giorni la Gazzetta di Modena ha pubblicato dati sulla qualità dell'aria a Nonantola sulla base delle rilevazioni della piattaforma Wiseair recentemente attivata, evidenziando come essa sia pessima in alcune zone e mediocre in altre. A quell'articolo ha risposto, a nome della Giunta comunale, l'Assessora Baccolini che, un po' piccata, parla di scorretta informazione, di allarmismo, di lesione dell'immagine dell'Amministrazione. Noi pensiamo che i dati diffusi semplicemente confermino una situazione già nota da tempo.
Non nascondiamo le nostre perplessità sulla qualità dei dati rilevati da un'infrastruttura privata non correlata a enti e metodologie ufficiali e, alla luce della reazione dell'Assessora, ci domandiamo anche quali finalità la Giunta avesse in mente quando ha organizzato il servizio, ma che la qualità dell'aria nelle nostre città sia pessima non è una sorpresa, ma un dato accertato. Che la pianura Padana, per la conformazione del territorio e per la concentrazione di attività inquinanti, sia una delle aree più inquinate d'Europa è noto da decenni, per cui non ci sorprende una serie di rilevazioni costantemente sopra i limiti di legge, piuttosto ci sconforta l'ennesima conferma. È verificato senza ombra di dubbio che il traffico automobilistico sia una delle fonti principali dell'inquinamento atmosferico e Nonantola non fa eccezione, essendo stata classificata come "zona di superamento hot spot" delle polveri sottili PM10 ed appena sotto i limiti di legge (ma ben lontana dagli obiettivi di qualità) per gli ossidi di azoto NOx sulla base di rilevazioni fatte già nel 2009 (DGR Emilia-Romagna n. 344 del 13/03/2011). E nell'ultimo decennio non abbiamo la sensazione che la situazione sia migliorata.
Nonantola Progetto 2030 ritiene che chi ha il compito istituzionale fare la politica urbanistica e ambientale del nostro territorio si debba preoccupare, più che di salvaguardare "l'immagine dell’Amministrazione Comunale", di fare tutto ciò che sia possibile per realizzare azioni concrete di rientro immediato nei limiti di legge e, per nessun motivo, mettere in campo azioni che potrebbero peggiorare una situazione già compromessa. Ciò si ottiene anche adottando politiche urbanistiche sostenibili per il nostro territorio, coordinando interventi su diversi ambiti. Aumentare il verde e le piantumazioni è necessario e importante, ma è fondamentale spezzare la spirale perversa che sembra autoalimentarsi secondo cui si consuma nuovo territorio per poi piantare qualche albero per compensare la perdita.
Riteniamo pertanto non sostenibili gli insediamenti di grandi attività produttive basate sulla logistica (vedi il progetto di ampliamento da oltre 85 mila mq presso il quartiere artigianale delle Gazzate) o di nuove attività produttive e commerciali fuori dal perimetro della tangenziale (vedi progetto Fondo Consolata di oltre 20 mila mq sulla via Nonantolana all'ingresso ovest di Nonantola), in quanto poli attrattori di nuovo traffico automobilistico e di mezzi pesanti, i cui impatti negativi non potranno certo essere compensati con maggiori piantumazioni o con aiuole nei parcheggi. Questi progetti, fortemente sostenuti dall'Amministrazione comunale, non faranno che peggiorare la situazione esistente, già altamente compromessa come indicato dalle rilevazioni ambientali.