Nella seduta del 12 dicembre 2022, il Consiglio Comunale di Nonantola ha dimostrato con grande chiarezza il valore della sovranità popolare respingendo, nel rispetto delle regole democratiche e dei principi costituzionali, una proposta di variante urbanistica dalle apparenti opportunità di sviluppo, ma che associava al contempo forti rischi e pregiudizi al ridisegno urbanistico di Nonantola.
Non vogliamo ripercorrere il percorso accidentato che ha seguito il progetto del polo logistico delle Gazzate, ma certo colpisce che l'Amministrazione non abbia trovato né il tempo né il modo per convocare un'assemblea pubblica e, quando la variante urbanistica viene infine portata in discussione in Consiglio comunale, la proposta sostenuta dalla Giunta viene bocciata in uno dei passaggi più rilevanti della legislatura. Con il voto contrario di Nonantola Progetto 2030, Movimento 5 Stelle, Nonantola Libera, Una mano per Nonantola e l’astensione di quattro consiglieri del Partito Democratico, una maggioranza trasversale dice no ad un’idea di crescita economica e di sviluppo territoriale puramente quantitativa, incurante della qualità del lavoro, di vita e di relazione di una comunità, dei costi ecosistemici derivanti dal consumo di suolo, dalla sua impermeabilizzazione, dall’aumento di traffico e dell’inquinamento. Una prima azione che anticipa gli obiettivi strategici del redigendo Piano Urbanistico Generale, che prevede infatti il contenimento del consumo di suolo, il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e del territorio rurale, l’aumento della resilienza e della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione e prevenzione dei rischi ambientali.
Al centro della riflessione che ha portato la maggioranza del Consiglio a respingere il progetto sta proprio la volontà di fermare l’uso incontrollato del territorio ovvero il suo consumo a fini produttivi non chiaramente identificabili, perché se è vero che la libertà di impresa è riconosciuta e garantita, essa deve però confrontarsi con processi di partecipazione e di decisione condivisi e trasparenti fra le istituzioni e le forze sociali. Ricordiamo infatti che la Costituzione all’art. 41 recita: “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
Sul piano politico, non è cosa da poco che la Sindaca e la sua Giunta vengano messi in minoranza dal Consiglio comunale su una proposta di tale portata. Ci aspettiamo che chi ci amministra apra al suo interno una seria riflessione e si interroghi su cosa non vada nelle relazioni fra l’organo esecutivo, il Consiglio comunale e i cittadini. Riteniamo che con questo voto si sia evidenziata, ancora una volta, la necessità che si apra una fase politica nuova rivolta a tutta l'area progressista per il governo del nostro paese. Sono tante le questioni in campo ancora irrisolte: bilancio, caserma, palazzo comunale, polo culturale, piano urbanistico generale, Unione del Sorbara, scuola, servizi sociosanitari… Se su questi temi si aprirà una discussione vera, noi ci saremo.
Al Consiglio Comunale va infine il nostro sincero ringraziamento per avere ridato la parola ai cittadini su una scelta così importante per Nonantola e per avere riaffermato il valore del confronto civile e democratico nella gestione amministrativa e nel governo dei processi territoriali.