
Un Centro di cultura islamica a Nonantola

Sostegno alle forze dell’ordine: un tema che merita serietà, non strumentalizzazioni
Durante la seduta del Consiglio Comunale del 27 febbraio, il dibattito sulla mozione presentata dal consigliere Antonio Grella (Fd’I) a sostegno delle forze dell’ordine ha evidenziato la necessità di un approccio equilibrato e responsabile. A tal proposito, i gruppi consiliari Partito Democratico, Futuro 2030 e Nonantola Attiva hanno proposto diversi emendamenti volti a chiarire e rafforzare diversi aspetti della mozione e a riferirlo al contesto locale. Le modifiche riguardavano l’adozione di una terminologia più precisa, il rafforzamento dei principi di legalità e sicurezza pubblica, nonché la valorizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori della sicurezza. In particolare, sono state evidenziate criticità quali la carenza di personale e la sproporzione tra gli adeguamenti salariali e il tasso di inflazione. Inoltre, gli emendamenti hanno espresso perplessità su alcune misure governative, come lo “scudo penale”, ritenuto poco efficace nel contrastare la violenza urbana e potenzialmente lesivo dei principi di uguaglianza e legalità. Parallelamente, è stata sottolineata l’importanza della prevenzione dei reati e del ruolo educativo delle forze dell’ordine, con particolare attenzione alle attività di sensibilizzazione nelle scuole e nelle comunità.
Il dibattito ha subìto una chiusura pregiudiziale da parte del consigliere Grella, con il respingimento degli emendamenti per ragioni partitiche anteposte all'interesse della comunità, dichiarando che “su questi temi che vengono portati avanti a livello nazionale, c'è una linea politica che io devo seguire alla lettera”. È grave che un rappresentante istituzionale dichiari apertamente di non poter valutare nel merito le proposte presentate, poiché vincolato da direttive nazionali. Questo significa rinunciare a qualsiasi autonomia di giudizio e ridurre il ruolo del Consiglio Comunale a una mera cassa di risonanza per decisioni prese altrove, senza alcun confronto con le esigenze specifiche del territorio. Riteniamo che la politica debba essere, prima di tutto, ascolto, analisi e capacità di rispondere concretamente alle necessità della comunità. Grella, al contrario, ha impostato il dibattito in chiave ideologica, considerando le proposte “non valutabili” e affermando che Fratelli d’Italia sosterrà sempre le forze dell’ordine “in ogni campo, sempre e comunque”. Sostenere le istituzioni deputate alla sicurezza è un dovere di ogni forza politica, ma farlo acriticamente rischia di legittimare scelte potenzialmente discutibili o, addirittura, contrarie ai principi democratici.
Ancora più grave la dichiarazione secondo cui “se da parte della sinistra di Nonantola c’è il no, noi ne prendiamo atto e i giornali scriveranno quello che dovranno scrivere”, un’affermazione che sfiora la minaccia politica e tradisce una concezione distorta della democrazia, in cui il dissenso costituisce un bersaglio da esporre alla gogna mediatica invece che un valore da rispettare.
La tutela delle forze dell’ordine non può essere strumentalizzata per fini propagandistici. La nostra volontà è quella di affrontare il tema con responsabilità e pragmatismo, mettendo al centro le reali esigenze di chi opera ogni giorno per garantire sicurezza e legalità. Di fronte a una mozione debole e priva di proposte incisive, l’area progressista ha espresso un voto contrario, ritenendo necessario un approccio più strutturato e concreto. Per questo, presenteremo una nuova mozione nella prossima seduta del Consiglio Comunale, con l’obiettivo di esprimere un reale e concreto sostegno alle forze dell’ordine, senza strumentalizzazioni e vincoli partitici.
Nonantola, 03/03/2025
I Gruppi consiliari Partito Democratico, Futuro 2030, Nonantola Attiva
La nostra lista esprime una ferma condanna verso le maratone di preghiera antiabortiste organizzate nei pressi del Policlinico di Modena: un'iniziativa che riteniamo inappropriata e dannosa, non solo per il diritto di autodeterminazione delle persone, ma anche per il clima di serenità e rispetto che dovrebbe caratterizzare ogni luogo di cura e assistenza.
Queste maratone, che mirano dichiaratamente a intercettare specifiche categorie di persone, in particolare donne, non solo cercano di condizionare l'accesso libero e sicuro ai servizi sanitari previsti dalla legge, ma interferiscono con il diritto di ogni individuo a prendere decisioni informate riguardo alla propria salute.
Il Policlinico di Modena è un luogo dove il personale sanitario si impegna quotidianamente a garantire un'assistenza professionale, rispettosa e senza giudizio, offrendo a chiunque un ambiente sicuro e protetto. Le maratone di preghiera davanti a strutture sanitarie non solo minano questo principio fondamentale di rispetto della privacy e delle scelte individuali, ma alimentano anche un clima di stigma e di discriminazione, sia nei confronti dell'utenza sia nei confronti del personale medico-sanitario che presta servizio all'interno della struttura.
Non è in discussione il diritto di professare il proprio credo o di libera espressione in generale, ma troviamo inopportuno sia il luogo che le modalità con cui queste vengano esercitate. Le maratone di preghiera e ogni altra forma di pressione morale o psicologica non devono mai diventare un ostacolo all'altrui esercizio di un diritto sancito dalla legge, in questo caso dalla Legge 194/1978.
Chiediamo, quindi, che le istituzioni locali e le forze dell'ordine intervengano per garantire il rispetto dei diritti di tutte le persone: è fondamentale tutelare la libertà di scelta, il diritto all'accesso alle cure sanitarie e l'integrità della sfera privata di ciascun individuo.
Invitiamo la comunità a mobilitarsi in difesa della dignità, della privacy e del benessere di ogni persona, affinché possano essere prese decisioni libere da coercizioni esterne.
Nonantola Progetto 2030