A otto mesi dall'aggiudicazione dei bandi per l’affidamento degli impianti sportivi di proprietà pubblica del Comune di Nonantola, vediamo confermate le incongruenze e le criticità dell'imposizione di criteri di legge – di origine sia statale che regionale – che, specialmente in questi settori, sta rivelandosi non corrispondente alle funzioni e alla gestione sociale degli stessi.
Il risultato dell'applicazione di una procedura puramente burocratica e amministrativa, che affida il compito di regolare i rapporti fra la proprietà pubblica degli impianti sportivi e la loro gestione, invece che al buon senso, alle regole del mercato e della concorrenza, ha comportato un’omogeneizzazione di servizi diversi per storia, ruolo e funzionamento, raggiungendo il paradosso di assimilare la gestione sociale alla gestione privatistica.
Il Circolo di Nonantola di Liberi e Uguali aveva chiesto, già lo scorso dicembre, che l’Amministrazione comunale si attivasse per costruire, insieme alle società sportive attive sul territorio, una Consulta dello Sport, uno strumento che ritenevamo necessario per superare le criticità che si stavano evidenziando, tuttora irrisolte. Mentre riproponiamo con forza la costituzione di tale soggetto, nell’immediato riteniamo che l’Amministrazione comunale debba intervenire urgentemente su alcuni aspetti specifici, al fine di evitare l’acuirsi dei problemi.
In particolare:
- vanno superati gli ostacoli di ogni tipo che impediscono la ripresa del dialogo fra i soggetti interessati;
va garantita ovunque la gestione sociale attraverso le assemblee dei soci; - vanno riaffermate la tutela e la salvaguardia delle funzioni sociali di tutte le strutture nate e cresciute grazie all’impegno del Pubblico (Comune) e dei volontari (Associazionismo);
- vanno risolti alcuni problemi urgenti emersi subito dopo l’aggiudicazione dei bandi in materia di arredi, di gestione della cucina e di impegni economici precedentemente assunti.
Una volta costituita, la Consulta dello Sport, in accordo con l’Amministrazione Comunale, dovrebbe, a nostro giudizio, farsi garante del mantenimento delle funzioni sociali e della gestione sociale delle strutture sportive, per il presente e per il futuro. Inoltre, dovrebbe promuovere un Piano integrato dello sviluppo e della gestione del patrimonio impiantistico, che ne aumenti l’offerta (ad esempio, costruendo un centro per l’atletica) e riaffermi il valore dello sport come strumento educativo e di aggregazione sociale.