Sintesi del programma di coalizione delle liste civiche Nonantola Progetto 2030 e Il Futuro Adesso
Rigenerazione urbana
Il territorio deve essere rigenerato senza il consumo di nuove aree e gli interventi devono riguardare tutto il territorio.
La ristrutturazione edilizia deve accompagnare le politiche abitative delle persone disabili e/o non autosufficienti prevedendo spazi in condivisione sociale, punti di servizio alla persona, centri di aggregazione. Le aree da rigenerare individuate sono:
- L’area compresa fra Via Walter Tabacchi (Borgo Riviera), Via 25 Aprile, Parco della Resistenza, ex stazione delle corriere, area VOX;
- Area a ridosso della nuova COOP;
- Casa dei 3 Comuni;
- Via Golfiera/zona Vecchio oratorio e tutti i complessi edilizi in degrado presenti nelle frazioni;
- Rigenerazione urbana significa riprogettare gli spazi collettivi, sociali, economici e politici.
Deve essere prioritaria una visione inclusiva e partecipata della città, dove l’Agenzia casa, in accordo con l’ACER e Comune, deve poter operare con la più ampia disponibilità abitativa, recuperando il patrimonio edilizio presente e riportando a vivere il Centro storico e i nuclei centrali delle frazioni. Inoltre, l’Agenzia deve favorire le fasce più deboli della comunità, compresi i giovani, proponendo tipologie abitative adeguate alle diverse esigenze che favoriscano l’inclusione generazionale e culturale, secondo il modello del cohousing.
Nonantola resiliente
I nonantolani hanno sperimentato sulla propria pelle gli effetti devastanti del cambiamento climatico (alluvione 2020). La fragilità del nostro territorio deve essere gestita in modo adeguato, in termini di prevenzione e cura.
Proponiamo: la costruzione del “Contratto di Fiume” tra i soggetti responsabili della gestione e dell’uso delle acque connesse al Fiume Panaro; la manutenzione coordinata e continuativa degli argini; il monitoraggio, le manutenzioni e la vigilanza periodiche, oltre che la pianificazione di interventi strutturali e non sull’intero sistema idrico del territorio; la piena attuazione dei Piani di rischio.
La cura del nostro territorio passa anche per un’agricoltura responsabile e virtuosa. Noi sosteniamo la costituzione di un Biodistretto che, insieme ai comuni limitrofi, alla società civile e agli attori economici, condivida un patto per lo sviluppo green del territorio, puntando su produzioni biologiche, innovative (es. canapa per la bioedilizia in Partecipanza), che coinvolgano tutti gli anelli delle filiere, dal produttore al consumatore.
La Nonantola resiliente è sostenibili e solidale. Per questa ragione ci impegnano a promuovere un “Distretto solidale”, che metta in rete: soggetti economici, consumatori, gruppi d’acquisto, associazioni, volontariato per creare Empori Solidali rivolti alla popolazione economicamente più fragile.
La mobilità
Una volta per tutte occorrerà risolvere l’annoso problema del collegamento tra Nonantola, Modena e i comuni limitrofi. La Regione ha in previsione la costituzione di una grande Holding TPL, che dovrebbe gestire, a livello regionale, la linea ferroviaria FER e il trasporto pubblico su gomma. Questa sarà l’occasione per Nonantola, in accordo con AMO, Unione del Sorbara e comune di Modena, di costruire un Sistema efficace di trasporto pubblico alternativo e competitivo al trasporto privato. Pensiamo che nel futuro sarà possibile ipotizzare un sistema metropolitano di collegamento con Modena con una tranvia leggera.
La realizzazione del secondo stralcio della Stazione delle Autocorriere sarà l’occasione per dotare Nonantola di un luogo accogliente e funzionale, dove coloro che usano le biciclette come mezzo prevalente di mobilità sia favorito negli spostamenti bici/trasporto pubblico. Nel Piano della mobilità vogliamo privilegiare la mobilità dolce verso Modena e le frazioni (ciclo-pedonale) con corsie preferenziali e in sicurezza, marciapiedi senza barriere architettoniche, zone a 30 km/h. In particolare:
- la realizzazione di percorsi protetti casa-scuola;
- lo sviluppo della mobilità ciclabile verso la zona artigianale e percorsi ciclabili e pedonali verso le frazioni;
- attuazione del progetto Nonantola “Città 30” e la realizzazione di collegamenti organici delle aree verdi, sportive e ricreative con alberature e siepi autoctone.
Nonantola sostenibile
Parlare di sostenibilità significa intervenire su tutte le principali fonti inquinanti: trasporti, emissioni industriali, civili e in agricoltura.
Per abbattere le emissioni si dovrà prevedere e prescrivere che i nuovi insediamenti produttivi non comportino aumenti di traffico veicolare e svolgano produzioni ecologicamente sostenibili: anche il futuro Piano Insediamenti Produttivi Gazzate dovrà essere ridisegnato in questi termini, aprendo un confronto tra i soggetti economici, sociali e l’Università.
Sulla vecchia area artigianale, alle indicazioni del Piano Urbanistico Generale in materia di rischio idraulico e permeabilità del suolo, si dovrà intervenire con progetti rivolti all’economia circolare e alla generazione condivisa di energia (comunità energetiche e solari).
Generare meno rifiuti significa usare meno il Termovalorizzatore e quindi incidere positivamente sulla qualità dell’aria. Per i cittadini si propongono iniziative educative nelle scuole e sul territorio e sconti TARI per chi produce meno rifiuti, per le attività economiche e la società civile si propone l’istituzione un tavolo permanente per “la decarbonizzazione e la sostenibilità”, che metta in campo azioni misurabili per la riduzione di sprechi, imballaggi e rifiuti. Nell’ottica dell’Economia circolare proponiamo: incentivi alle imprese che valorizzano gli scarti di produzioni e li riutilizzano; la creazione di “riciclerie” di plastica, carta e vetro (Centro per il riuso); la valorizzazione degli scarti agricoli come fonte di energia rinnovabile e compost.
Sicurezza e legalità
Anche a Nonantola ci sono problematiche di microcriminalità che, spesso, ma non solo, si allacciano a problematiche di degrado sociale. Per questo il problema va affrontato a tutto tondo e non solo dal punto di vista securitario.
A tal fine riproponiamo il “Tavolo della convivenza”, che raccordi i soggetti che operano in tutti i versanti della sicurezza (vigili, carabinieri, servizi sociali e culturali, scuole, associazioni sportive, volontariato ecc…).
Relativamente alle forze dell’ordine presenti sul territorio occorre pensare ad una soluzione che veda i vari soggetti, carabinieri e polizia municipale, condividere spazi e attività all’interno di un unico Polo della sicurezza, individuando edifici già presenti a Nonantola da recuperare a tale funzione.
L’attuale collocazione dei Carabinieri nello stabile di via Natale Bruni, confiscato alla mafia, una volta individuata la diversa collocazione, restituirà uno spazio che tornerà alla disponibilità della comunità.
Purtroppo, anche il territorio di Nonantola e dell’Unione di Sorbara è stato interessato da gravi fenomeni legali alla criminalità organizzata (processo AEmilia): proponiamo l’istituzione di un Osservatorio permanente per la legalità, che effettui il monitoraggio del fenomeno e prevenga le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico-sociale locale.
Il polo socio-sanitario
Nonantola, sede di Polo socio-sanitario e di Centro Diurno per non autosufficienti, deve recuperare un livello efficace di dotazione di servizi, indebolito dalla chiusura del CUP.
In un’ottica di prossimità e di integrazione tra le reti assistenziali occorre individuare e costituire un luogo di medicina territoriale a Nonantola, che si relazioni e si integri con le Case di Comunità di Bomporto e Castelfranco, arricchendone l’offerta: una sorta di Casa della Comunità, che metta in rete, in forma poli-ambulatoriale, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, servizio infermieristico di comunità, prestazioni diagnostiche e specialistiche di primo livello, assistenti sociali e servizi di segreteria amministrativa. In quest’ottica l’offerta e l’attività del Consultorio familiare devono essere potenziate indirizzandole verso la medicina di genere.
Riguardo al Centro Diurno devono essere estesi gli orari e i giorni di apertura, aumentando il numero degli operatori e dei posti disponibili, attraverso una stratta collaborazione i servizi e le associazioni del territorio.
Se l’attuale sede del polo Socio sanitario risultasse inadeguata rispetto all’evoluzione auspicata, sarà necessario individuare una diversa sistemazione anche attraverso la riqualificazione di un edificio già esistente (es. ex fabbrica del pomodoro) o la rigenerazione dell’area dell’ex Bocciofila.
Diritto allo studio
La scuola è un bene strategico. Nella convinzione che la conoscenza, intesa come strumento di crescita individuale, collettiva e sociale, debba tradursi in diritto ad una scuola pubblica, per tutti e di tutti, che promuova e diffonda gli scambi culturali fra diverse identità, etnie e religioni, noi proponiamo:
- un unico assessorato che metta insieme scuola, cultura e percorsi interculturali;
- la creazione di un “Centro di Documentazione Educativa;
- l’organizzazione di un momento comune di tutte le scuole del distretto come occasione di scambio di esperienze pedagogiche e formative;
- l’apertura di una “sezione primavera” nel plesso comunale;
- il potenziamento dei servizi che rendono effettivo il diritto allo studio (mensa, trasporto, sostegno all’handicap), anche lavorando con la Regione per garantire l’accesso gratuito o calmierato al trasporto scolastico comunale;
- l’attivazione di modalità e strumenti aggiuntivi per sostenere i processi di apprendimento rivolti ai più fragili e ai ragazzi in difficoltà;
- l’ampliamento dell’accesso degli spazi scolastici alle attività extracurriculari e di sostegno ai bambini e alle famiglie;
- la gestione diretta comunale del terzo Asilo Nido, in zona Casette.
Accesso ai saperi
Il patrimonio storico e culturale di Nonantola va preservato e innovato.
Diventa strategico costituire una “Consulta dei Saperi e della Conoscenza”, composta da Comune, assessorato, servizi culturali, associazioni, cittadini e istituzioni scolastiche, che predisponga un “Piano di zona della cultura e dei saperi”, con l’obiettivo di:
- riaffermare il ruolo del pubblico nella cultura;
- sostenere e potenziare le "Officine Culturali" in vista nel nuovo polo culturale in via di realizzazione nell’ex nido “Perla verde;
- valorizzare le piccole realtà culturali del territorio;
- rilanciare il Centro Intercultura come punto di riferimento per l'accoglienza dei migranti e per i cittadini stranieri residenti;
- creare percorsi tematici per promuovere il patrimonio storico-ambientale di Nonantola, mettendolo in rete con quello dei comuni limitrofi;
- rafforzare la collaborazione con la Fondazione Villa Emma, in previsione nel futuro Memoriale;
- promuovere la memoria della Resistenza con la valorizzazione dei luoghi legati alla lotta partigiana;
- rinnovare e arricchire il calendario degli eventi previsti a Nonantola.
Benessere della persona
Nella storica collaborazione fra Comune e società sportive deve prevalere l’accesso universale all’attività sportiva, poiché il benessere fisico e relazionale deve essere considerato come diritto della persona.
Si ripropone la costituzione di una vera “Consulta dello Sport” che elabori un piano integrato che comprenda:
- un nuovo progetto di utilizzo degli spazi che tenga conto delle diverse esigenze di tutti i gruppi sportivi nonantolani;
- un progetto che preveda la creazione di spazi adeguatamente attrezzati all’attività sportiva nei parchi pubblici;
- un adeguato progetto di ammodernamento degli impianti sportivi, con interventi di recupero energetico;
- fare in modo che l’accesso all’attività sportiva sia la più ampia possibile e sia favorita l’inclusione di tutti i praticanti sportivi, senza discriminazione di genere, di età e di abilità.
Proponiamo la progettazione e la costruzione di un “Polo del Benessere e dello Sport”, rigenerando il sito della Bocciofila: agli impianti sportivi si dovranno affiancare spazi aggregativi e ricreativi che suppliscano alla mancanza storica a Nonantola di luoghi pubblici aperti alla collettività, pensando ad una fruizione di tutte le età ed abilità.
Cittadinanza e volontariato
La Nonantola inclusiva deve riconoscere pari diritto di cittadinanza a tutti i generi, tutti i bisogni, tutte le diversità. Quindi proponiamo:
- al compimento del quattordicesimo anno di età sia riconosciuta la cittadinanza onoraria italiana a tutti gli studenti non comunitari;
- al compimento della maggiore età sia distribuita la Costituzione Italiana a tutti i residenti;
- si attivi una collaborazione tra tutte le realtà territoriali (Comune, Unione, centri sportivi, volontariato, scuola, parrocchia) per costruire percorsi di integrazione e di inclusione rivolti a bambini e giovani con disabilità, con l’obiettivo di migliorare l’autonomia, la socialità e la conoscenza del territorio (es. ciclo-pedalata inclusiva;
Storicamente la società nonantolana ha costruito una rete associativa e di volontariato diffusa e impegnata socialmente. Recentemente questa rete si è indebolita anche a seguito della mancanza di un luogo condiviso e di un coordinamento delle attività, un tempo realizzato attraverso la Consulta del Volontariato. Per questa ragione si propone di:
- ricostituire la Consulta del volontariato;
- individuare spazi adeguati e possibilmente contigui per l’associazionismo sociale e il volontariato, anche attraverso il recupero di edifici in degrado con il concorso dello stesso volontariato;
- approvare un Regolamento per la gestione dei Beni Pubblici territoriali da affidare all’associazionismo;
La casa COMUNE
La riapertura del Palazzo Municipale dovrà rappresentare l’apertura di un luogo speciale per i cittadini, che dia senso di appartenenza alla società nonantolana, stimoli la coesione e rafforzi la sicurezza.
All’interno del nuovo Municipio proponiamo di creare l’Urban Center come luogo dedicato ai processi partecipativi dove l’Amministrazione Comunale informa e dialoga con il cittadino: dotato di saletta per incontri pubblici, presentazione progetti, discussione del Bilancio Partecipativo, punti di accesso agli atti amministrativi.
Per avvicinare sempre di più i cittadini alla Casa Comune devono essere ripensati i meccanismi di partecipazione. Vanno, pertanto, previsti il Consiglio comunale giovanile e una rappresentanza, all’interno del Consiglio Comunale, della comunità straniera, per garantire il superamento di ogni divario di età, genere ed etnia.
Inoltre, vanno istituite, estese o rafforzate le esperienze delle Consulte in ogni ambito di intervento:
- Consulta del Volontariato;
- Consulta dello Sport;
- Consulta della Cultura e dei Saperi;
- Osservatorio Ambientale;
- Tavolo dell’Economia sostenibile;
- Bilancio partecipato;
- Tavolo della Convivenza;
Un futuro per i giovani
La partecipazione dei giovani è essenziale per la Nonantola del futuro.
Perché Nonantola sia una città per i giovani occorre:
- promuovere la creazione e il potenziamento di centri giovanili autogestiti;
- rivitalizzare di spazi pubblici non utilizzati o abbandonati, trasformandoli in luoghi accoglienti per i giovani (parchi, edifici abbandonati o aree urbane degradate);
- predisporre programmi di “Mentoring” che mettano in contatto giovani con professionisti esperti per incoraggiare l’orientamento professionale e lo sviluppo di competenze;
- istituire un “Consiglio Comunale Giovanile” rappresentativo, composto da giovani provenienti da diverse fasce d’età e background socio-economici;
- destinare alcune risorse del Bilancio Comunale a progetti proposti e votati dai giovani attraverso il Consiglio Giovanile;
- organizzare di eventi, in accordo con Officine Culturali e all’interno del calendario comunale, di carattere culturale, musicale e artistico, incentrati sugli interessi dei giovani, fornendo loro una piattaforma per esprimersi e condividere passioni ed interessi;
- promuovere con Associazioni culturali/ forze economiche e sociali di concorsi per giovani che incoraggino la creatività, l’innovazione, l’imprenditorialità.